martedì 22 dicembre 2015

Psicologia e .....?


Oggi vorrei fare un po' di chiarezza su alcuni termini spesso abusati e confusi tra loro.

Chi è lo psicologo?

Lo psicologo è un professionista che ha maturato esperienza nel favorire il benessere psicologico.
L'art. 1 della Legge 56/89 definisce:

"La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito."

Cosa è la psicologia?

La psicologia è una scienza che si occupa dei processi della mente, del comportamento e delle relazioni umane con lo scopo di promuovere il miglioramento della qualità della vita.
La psicologia è un sapere che, data la complessità dell’essere umano, si fonda sui risultati della ricerca scientifica e sui contributi delle discipline antropologiche.
Le competenze e gli strumenti offerti attualmente dalla psicologia hanno applicazioni in tutti i contesti della vita quotidiana nei quali ci si occupa del benessere psicologico dell’individuo, quali:
  • passaggi critici nel ciclo di vita (infanzia, adolescenza, coppia e sessualità, gravidanza, terza età), 
  • prevenzione e benessere (salute, stili di consumo, sicurezza, violenza, dipendenza da sostanze), 
  • educazione e sviluppo (scuola, disturbi dell’apprendimento, genitorialità, processi di formazione), 
  • disturbi cognitivi (valutazione e riabilitazione neuropsicologica in seguito a cerebrolesione acquisite (trauma cranico,ictus, emorragie cerebrali, ecc) o in caso di malattie neurologiche/degenerative (sclerosi multipla, morbo di Alzheimer, malattia di Parkinson,ecc) 
  • lavoro ed organizzazioni (selezione, testing e valutazione, presa di decisioni, analisi organizzativa, team building), e in numerosi altri ambiti come immigrazione, giustizia, sport, ergonomia, eventi traumatici e così via.

Cosa fa lo psicologo?

Lo psicologo è un professionista che opera per favorire il benessere delle persone, dei gruppi, degli organismi sociali e della comunità. Si occupa di psicopatologia, ma non solo. Altre importanti aree di intervento riguardano una molteplicità di situazioni, personali e relazionali, che possono essere fonte di sofferenza e di disagio.
L’attività dello psicologo ha l’obiettivo di favorire il cambiamento, potenziare le risorse e accompagnare gli individui, le coppie, le famiglie, le organizzazioni (es. scuola, azienda, ecc.) in particolari momenti critici o di difficoltà. 
Tra i molteplici ambiti di applicazione della psicologia si possono indicare gli ospedali, i consultori, le scuole, il tribunale, i servizi per l’infanzia e l’adolescenza, le comunità terapeutiche, le residenze per anziani. Nuovi settori sono quelli della psicologia penitenziaria, transculturale, della neuropsicologia, dell’emergenza, del traffico, dello sport e del benessere.

La consulenza psicologica è finalizzata alla comprensione e contestualizzazione del disagio o delle problematiche della persona e la orienta verso eventuali strategie di risoluzione e trattamento.
Il sostegno psicologico è finalizzato a supportare la persona, a orientare, sviluppare e promuovere le potenzialità e le risorse individuali.

Per diventare Psicologo in Italia è necessario:
  • laurearsi in Psicologia (5 anni di studio) 
  • svolgere un tirocinio post-lauream della durata di un anno 
  • conseguire l’Abilitazione all’esercizio della professione mediante Esame di Stato 
  • iscriversi all'Albo professionale 
Sono abilitati all'esercizio dell’attività di Psicologo solo i professionisti iscritti all’Albo, a cui i cittadini possono fare riferimento per verificare se un professionista è abilitato (www.opl.it).

Chi è lo psicoterapeuta?

Lo psicoterapeuta, è prima di tutto un professionista, laureato in Psicologia o in Medicina, che ha conseguito una specializzazione post-universitaria di almeno 4 anni in Psicoterapia, presso scuole di specializzazione universitarie o istituti privati riconosciuti dal M.I.U.R.

Cosa si intende per psicoterapia?


Il termine psicoterapia significa "cura dell'anima" e fa riferimento alle terapie della psiche che si servono di strumenti psicologici, quali il colloquio, la relazione, le prescrizioni terapeutiche, con l’intento di creare un cambiamento, nei processi psicologici o nei comportamenti, orientandolo verso il ben-essere e in direzione opposta al mal-essere. Per far ciò si può intervenire sulle percezioni, sui vissuti, sui sintomi, sulla comunicazione, sulle relazioni, sulle reazioni, sugli stati emotivi.


Chi è lo psichiatra?


Lo psichiatra, è un laureato in medicina con specializzazione in psichiatria e per questo motivo, tratta i disturbi psichici e le malattie mentali attraverso l'utilizzo di farmaci.


Perché scegliere uno psicologo/psicoterapeuta

Ho un problema che vorrei affrontare…Sto passando un momento difficile…Vorrei stare meglio con me stesso e con gli altri…Vorrei sviluppare alcune capacità…Non capisco cosa mi sta succedendo…Ci sono delle cose che mi fanno star male…Devo fare una scelta importante… Vorrei sentirmi più sicuro/a di me stesso/a…

ATTACCO DI PANICO

Un attacco di panico è costituito da un episodio acuto d’ansia, che si manifesta tipicamente con un inizio improvviso e solitamente della durata inferiore ai trenta minuti. I sintomi includono tremore, respirazione superficiale, sudore, nausea, vertigini, iperventilazione, parestesie (sensazione di formicolio), tachicardia, sensazione di soffocamento o asfissia. La manifestazione è significativamente diversa da quanto avviene negli altri tipi di disturbi di ansia, in quanto gli attacchi sono improvvisi, non sembrano provocati da alcunché e spesso sono debilitanti. Un episodio può essere descritto come un circolo vizioso dove i sintomi mentali accrescono i sintomi fisici, e viceversa.
Oltre ai sintomi fisici durante l’attacco di panico, la persona può avere nella maggior parte delle volte la paura di morire, impazzire o perdere il controllo di emozioni e/o comportamenti. L’esperienza di solito provoca un forte bisogno di evitare o scappare dal posto in cui comincia l’attacco oppure nel cercare aiuto al pronto soccorso di un ospedale o ad altri tipi di assistenza urgente.

La maggior parte delle persone che ha un attacco, poi purtroppo ne ha altri in seguito. Se una persona ha attacchi ripetuti, oppure sente una forte ansia riguardo la possibilità di avere un altro attacco, allora si dice che ha un "disturbo da attacchi di panico" o DAP.

L’attacco di panico si distingue da altre forme di ansia dall’intensità e dalla sua natura improvvisa ed episodica. Gli attacchi di panico sono spesso esperiti dalle persone che soffrono di disturbi d’ansia, agorafobia, claustrofobia, fobia sociale, ipocondria e altre condizioni psicologiche che comprendono l’ansia, sebbene gli attacchi di panico non siano sempre indicativi di un disturbo mentale.

Le persone con fobie specifiche vivono gli attacchi di panico, spesso come risultato diretto all’esposizione del loro elemento scatenante (ad. piccioni, lucertole, cani, grandi piazze, in auto…).

Questi attacchi di panico sono di solito brevi e si attenuano rapidamente una volta che è stato evitato l’elemento scatenante. In condizioni di ansia cronica un attacco di panico può spesso finire in un altro, portando ad un esaurimento nervoso nel giro di pochi giorni e a comportamenti di evitamento. Quando si instaura una sindrome da attacco di panico l’elemento predominante che si impadronisce del soggetto affetto è "la paura della paura".

La paura d’altronde è la più primitiva tra le nostre emozioni, può salvarci da alcune situazioni pericolose ma può anche bloccarci se diventa invalidante.

Mi presento...



Sono Elisa Fedriga, una psicologa-psicoterapeuta laureata a Padova nel 2009,  iscritta all'Ordine degli psicologi della Lombardia da maggio 2011. Mi sono specializzata presso la scuola di Psicoterapia interattivo-cognitiva di Padova, gestita dal prof. Salvini, che integra, entro un riferimento costruttivista, le metodiche cognitive, strategiche e narrative. Il modello configura i comportamenti e gli stati mentali problematici come tentativi disfunzionali di adattamento dell’organizzazione individuale ai diversi sistemi interattivi ed ai relativi contesti, siano essi intrapersonali o interpersonali, psico-biologici o socio-psicologici. Ho frequentato la Scuola di Formazione biennale in Terapia Breve Strategica gestita dal prof. Nardone, per aumentare la mia efficacia terapeutica per la risoluzione in tempi brevi dei problemi umani personali ed interpersonali.

Mi ritengo una professionista solare, puntuale, disponibile e molto accogliente. Mi occupo del benessere personale dell'individuo e del suo adattamento relazionale con il mondo. Attualmente, infatti, svolgo attività di consulenza e sostegno psicologico/psicoterapeutico individuale e di coppia in difficoltà o con desiderio di crescita, nel mio studio privato ad Iseo, in via Cerca, 2, a Brescia in via della Volta, 44 e a Piamborno, in via Conti, 19.

Lavoro, inoltre, come Responsabile equipe e pool progetti per la Cooperativa Casa dello Studente, che si propone come ausilio formativo educativo per i giovani in età scolastica. Sempre per questa associazione sono la responsabile del servizio denominato Spazio ascolto: un servizio di consulenza e sostegno psicologico, rivolto al singolo, alla coppia, alla famiglia. 

Ho collaborato, inoltre, con il CPS di Iseo per il progetto Budget di Salute, offrendo supporto nella quotidianità e nelle attività di aggregazione e socializzazione a persone afferenti al Servizio.