sabato 28 luglio 2018

SUPERIORI? SI, GRAZIE!

Sono finiti gli esami di terza media e già sei proiettato alle scuole superiori: libri, materiale scolastico, abbonamenti dei mezzi pubblici da acquistare. È importante pensare anche a prepararsi mentalmente e scolasticamente al meglio senza troppo esagerare, perché quando arriverà il momento, ovviamente, non dovrai farti prendere dal panico. Per prepararti mentalmente è utile:
  •  pensare positivo quando si parla delle superiori e dello studio; pensare negativo non farà sempre bene a te, o alle persone che ti stanno intorno.
  •  Imparare ad accettare la realtà. Se vuoi agire bene, dovrai imparare che nella vita non sempre le cose vanno per il verso giusto.
  • Credi in te stesso e potrà succedere qualunque cosa. Pensa a quando sei riuscito a vincere quel premio, o ad arrivare primo in quella gara. Eri super orgoglioso, non solo perché avevi vinto, ma perché hai creduto in te stesso.
  • Partire alla grande e con il giusto carico di entusiasmo rappresenta la miglior strategia per affrontare da leoni il primo anno di scuole superiori.
  • Prendere atto che il professore perde il ruolo di insegnante-genitore e si concentra più su quello di guida e tocca dunque a te imparare lentamente a darti delle regole, a capire che anche quando le pagine da memorizzare non sono specificate ciò non significa non aver niente da studiare!
  • iniziare da subito a studiare poco a poco e giorno per giorno, senza lasciare nulla indietro o dare per scontato che il tempo trascorso sui libri negli anni delle medie basti ora per le superiori.


Durante l’estate, dopo il meritato riposo, è utile allenarti per i test d’ingresso e nelle materie di indirizzo della tua scuola futura, in modo da iniziare il nuovo ciclo scolastico con meno ansia. Per le materie già affrontate, come ad esempio grammatica italiana, matematica e inglese segui gli esercizi proposti durante l’anno; se non li sai eseguire, vai a ripassare la teoria e le regole sul libro di testo. Controlla poi le tue risposte e rifai gli esercizi sbagliati. Se non riesci a svolgerne molti, sappi che dovrai impegnarti maggiormente nel nuovo anno. All’inizio delle scuole superiori non si da quasi nulla per scontato, i programmi ripartono dai concetti chiave, ma la progressione nel tempo e nell’apprendimento è più veloce. Ti vengono solo richieste la disponibilità ad apprendere, la voglia di lavorare e di mettersi in gioco. Per le materie che non hai ancora affrontato puoi prepararti attraverso materiale propedeutico in linee oppure frequentando la Casa dello studente, nella sede a te più vicina. https://www.casadellostudente.net/contatti/

Qui troverai tutor specializzati in tutte le materie che, supervisionati da un responsabile di filiale, progetteranno insieme e per te un percorso specifico in preparazione alla scuola superiore che hai già scelto. Ad esempio, se andrai al liceo scientifico, ripasserete insieme matematica, geometria e inizierete ad imparare come  “funziona” la lingua latina attraverso un ripasso della morfosintassi italiana. Se propendi per un istituto tecnico come geometra, ripasserete i principi fondamentali del disegno tecnico ecc. 
Inoltre, volendo sfruttare in modo proficuo il tempo che separa l’esame di terza media  dall’inizio della scuola superiore, vale la pena di incominciare ad accostarsi ad alcuni argomenti che dovrai affrontare nel primo anno, in maniera divertente e rilassante, attraverso qualche libro ad hoc.
Preistoria: Il più grande uomo scimmia del Pleistocene Lewis Roy ; Adelphi
Egizi: Il ragazzo che sfidò Ramses il Grande Jacq Christian ; Piemme
Greci: Lo scudo di Talos Manfredi Valerio M. ; Mondadori
Epica: La scoperta di Troia Schliemann Heinrich ; Einaudi
Per i classici: Orgoglio e pregiudizio (Austen), Cime tempestose (Bronte), Il ritratto di Dorian Gray (Wilde), Il rosso e il nero (Stendhal), La coscienza di Zeno (Svevo), Madame Bovary (Flaubert), Il castello dei destini incrociati (Calvino).
Per la narrativa: Dieci piccoli indiani (A. Cristhie), Il mastino di Baskerville (A. Conan Doyle),Lo hobbit e la riconquista del tesoro ( J.R.R. Tolkien), Io non ho paura (N. Ammaniti), L’amico ritrovato (F. Uhlman), Il più grande uomo scimmia del Pleistocene (R. Lewis), Il fantasma di Canterville (O. Wilde)

lunedì 16 luglio 2018

CELLULITE E PSICOTERAPIA?


Etimologicamente la parola dieta significa “modo di vivere”. Quanti vivono l’alimentazione come scelta consapevole? Quanti come scelta inconsapevole? L’atto del nutrimento nel primo caso vene visto come un atto di condivisione di un piacere, in una situazione di rilassamento e spensieratezza con gli amici o il partner. Contrariamente l’atto del nutrimento viene visto come momento imprescindibile e inevitabile nell’arco o al termine di una giornata se si vive inconsapevolmente l’alimentazione. 

Immaginiamo di uscire a cena con dei colleghi che sappiamo essere fonte di stress. Questa situazione ci porterà a non apprezzare quanto mangiato, a non digerirlo e molto probabilmente a dormire male. Ora immaginiamo uno scenario diverso: andiamo a cena con amici, siamo sereni; al termine del pasto saremo più o meno sazi ma sicuramente appagati e felici. Molto probabilmente non avremo nessuna difficoltà a digerire e forse non ci farà neanche ingrassare il dolcetto in più che abbiamo mangiato. 

L’organismo umano è un’entità interattiva tra sistema mente corpo. Le emozioni hanno origine dalla mente ma hanno correlati fisiologici. Si pensi alla paura, nasce come uno dei più importanti meccanismi di difesa. Si pensi alle paure quotidiane più frequenti: non farcela in un compito, sentirsi inferiori, rimanerne soli, perdere il lavoro, non piacere, paura di ingrassare. Esponendosi continuamente alla paura, nasce una sorta di abitudine emotiva che porta una reazione ansiosa automatica. Una volta attivato il meccanismo, ogni sintomo ansioso può essere la causa del mantenimento di questo cortocircuito. Una condizione di paura\stress prolungato può portare ad un blocco metabolico, a gonfiarsi per la ritenzione idrica, a non dimagrire nonostante un regime ipocalorico. 



La cellulite ad esempio, secondo alcune teorie psicosomatiche, è simbolicamente legata ad una rinuncia alla femminilità, la donna segnala un ritiro da un coinvolgimento affettivo e sessuale, creando una corazza contro gli attacchi esterni tramite una barriera. La cellulite va trattata come una problematica valutando il contesto della persona, il suo stile di vita (ad esempio sedentarietà, attività fisica, alimentazione), le relazioni familiari e sociali, il tipo di professione, lo stato di benessere generale, considerando come tutti questi aspetti si ripercuotono sull’emotività

Le donne più esposte ai problemi di cellulite:.     
spesso hanno un vissuto sessuale sofferto, 
spesso hanno ricevuto un’educazione rigida
hanno partorito da poco
sono entrate in menopausa

Nello specifico è stato studiato che: 
1. Chi ha i cuscinetti adiposi troppo pronunciati può avere un rapporto timoroso/conflittuale con il sesso oppure fa fatica a mostrare la propria vulnerabilità.
2. Chi ha la buccia d’arancia ha delle difficoltà ad esprimere emozioni che vengono trattenute, così come chi ha molta ritenzione idrica che impedisce l’espressione emotiva.
3. Chi soffre di gambe deboli/appesantite tendenzialmente ha paura di crescere in autonomia
4. Chi soffre di cellulite sui fianchi ha un temperamento rigido o testardo
5. Chi soffre di cellulite sui glutei è una persona proiettata all’indietro.

sabato 14 luglio 2018



PERCHÉ LO PSICOLOGO ALL'INTERNO DI UN PROGRAMMA PSICONUTRIZIONALE?

Lo psicologo è innanzitutto un professionista del benessere anche se so che la mia figura professionale è spesso oggetto di false credenze (lo psicologo cura i matti, è per i deboli, costa troppo, potrebbe manipolare la mia mente ecc.). 

Come psicologa psicoterapeuta mi occupo di lavorare con tutte quelle persone che desiderano migliorare la qualità della propria vita, imparare ad affrontarla con consapevolezza ed efficacia, persone che sentono il bisogno di affrontare in modo più funzionale una determinata situazione, una scelta, un cambiamento, un evento stressante, uno specifico passaggio di vita (matrimonio, cambio lavoro, trasloco, nascita figlio) o che sperimentano emozioni, vissuti o sintomi che interferiscono con il loro equilibrio ed una soddisfacente qualità della vita.  

All’interno di questo programma psiconutrizionale lavorerò con tutti coloro che desiderano imparare a perdere peso e a mantenerlo stabile, acquisire un maggior autocontrollo sul proprio comportamento alimentare, migliorare il proprio rapporto con il cibo e l’adesione al nuovo stile di vita, che desiderano imparare come mantenere alta la propria motivazione fino all’obiettivo desiderato, diventando protagonisti attivi del proprio percorso del benessere. 

                                       
       


Il mio ruolo sarà quello di motivatrice al cambiamento, promuovendo un rapporto sano con il corpo e con il cibo. Questo è un piacere ma spesso viene vissuto come una soddisfazione immediata quando si è tristi, nervosi, insoddisfatti; è una coccola pronta all’uso, sempre disponibile e gratificante, che però crea sensi di colpa quando la persona sale sulla bilancia o si guarda allo specchio.
Nel momento in cui si vuole iniziare un percorso psiconutrizionale è importante essere consapevoli del reale obiettivo che si vuole raggiungere. Il punto di arrivo infatti non sarà mai solo il raggiungimento di un peso/corpo forma ma di un benessere generale. 

Questo percorso non deve essere visto come un ennesimo compito da svolgere, un sacrificio, una privazione altrimenti recuperemo peso e cm, appena interrotto il percorso. Questo deve diventare uno stile di vita che permette a ciascuno di noi di raggiungere il benessere personale che desideriamo.

Vi lascio con una frase che può esservi utile tutte le volte che penserete di “sgarrare”: “Se te lo concedi puoi rinunciarvi, se non te lo concedi sarà irrinunciabile” (O.Wilde).